Care lettrici e cari lettori,
la vicenda del People Mover a Bologna, sul fronte degli esiti prettamente trasportistici, pare il classico caso dell’elefante che partorisce il topolino. Allora, per giustificare gli esorbitanti costi (e fingendo di scordare gli abissali ritardi), proviamo a guardare l’opera sotto il profilo dell’immagine, ovvero del marketing urbano; tuttavia, nonostante le strutture siano intrinsecamente “muscolari” (pensiamo, vieppiù, al People Mover di Venezia), la figura resta piuttosto magra…
Spostandoci in Austria, tracciamo un rapido bilancio degli ultimi 5 lustri di edilizia popolare a Vienna. Se è pur vero che sulle glorie socialiste della “Vienna Rossa” soffiano da un bel pezzo i venti del neoliberismo, l’offerta abitativa per le fasce meno abbienti resta, comunque, una tangibile testimonianza di welfare state.
La Svizzera, poi, fa la parte del leone. Dopo i fuochi d’artificio, legati agli interventi infrastrutturali
Buona lettura!
Luca Gibello, direttore
Immagine di copertina: KHZ Chipperfileldbau Sammlung